L’industria tailandese chiede sostegno

A cura di Editoriale
Posted in Economia, Alluvioni 2011
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11 ottobre 2011

Differimento dei pagamenti per elettricità e acqua, misure fiscali, come una detrazione per le riparazioni dei macchinari, e prestiti a tasso agevolato.

La Federazione delle industrie tailandesi (FTI) richiede queste tre misure di sostegno per le aziende colpite dall'acqua.

Il ministro Wannarat Channukul (Industria) ha già avanzato un suggerimento: eliminare i dazi sull'importazione di macchinari da parte del Board of Investment. Ha anche detto che la Banca per lo sviluppo delle piccole e medie imprese ha stanziato 2 miliardi di baht per prestiti a basso interesse.

Oggi il ministro, la FTI e la Camera di commercio tailandese discuteranno dell'impatto delle inondazioni sul settore industriale e delle misure di sostegno del governo.

L'acqua è alta circa 4 metri nella zona industriale di Saha Rattanan Nakorn (Ayutthaya). Il danno è stimato a 30 miliardi di baht, ma tale importo dipende dalla velocità con cui verranno effettuate le riparazioni. Narapote Thewtanom, vicegovernatore dell'Autorità per la zona industriale di Tailandia (IEAT), stima che ci vorranno almeno cinque mesi. La zona industriale conta 43 stabilimenti che impiegano 14.696 lavoratori. Per la maggior parte si tratta di fabbriche giapponesi.

10.000 rai della zona industriale di Rojana (Ayutthaya) è inondato con 10 fabbriche, tra cui una fabbrica Honda su 200 rai. Se l'intero sito venisse allagato, i danni supererebbero i 30 miliardi di Saha Rattanan Nakorn.

Le zone industriali Hi-Tech e Bang Pa-in non sono ancora state colpite dall'acqua. Lo IEAT tiene d'occhio la situazione.

www.dickvanderlugt.nl

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