Sinulog il festival delle Filippine

La Tailandia ha molte "festività" come Songkran, Loy Krathong, il festival dei fiori di Chiangmai e la parata degli elefanti a Surin, per non parlare dei numerosi giorni del Buddha. Per le Filippine, Sinulog è la festa più importante dell'anno.

Bangkok è l'hub per chiunque voglia viaggiare oltre la Thailandia o voglia intraprendere un viaggio combinato. Le possibilità sono quasi illimitate. Laos, Cambogia, Cina, Vietnam e Malesia sono quasi dietro l’angolo. L'Indonesia e le Filippine sono raggiungibili in poche ore di volo e la disponibilità di voli low cost è più che sufficiente.

Cercatore di pace

Questa volta, dopo due giorni emozionanti ma estremamente faticosi a Bangkok e altrettanti giorni a Manila, scelgo di cercare un po' di pace e tranquillità sull'isola di Mactan vicino alla grande città filippina di Cebu. Con quasi un milione di abitanti è chiamata anche la regina del sud. Durante i preparativi per il viaggio, la mia attenzione è caduta sul Cordova Reef Village Resort, che finge di essere un'oasi di pace. Durante il viaggio arrivano anche alcuni libri extra. E bisogna ammettere che il resort è bellissimo ed è una destinazione eccellente se stai cercando pace e tranquillità. Tuttavia c'è un intoppo nel proverbiale cavo perché, ho sentito, questo fine settimana a Cebu si svolgerà l'annuale festival Sinulog e, secondo gli esperti, non dovrei perderlo in nessun caso.

La storia di Sinulog

Tradizionalmente, "Sinulog" è una danza di preghiera eseguita dai primi Cebuanos, i primi abitanti dell'antica Sugbu, l'antico nome della città di Cebu. I primi abitanti di Sugbu erano pagani che adoravano gli dei che si credeva risiedessero nelle formazioni rocciose, nei grandi alberi e nei fiumi. In quei luoghi si offriva parte del raccolto e il meglio della macellazione.

Il fiume Pahina che scorre verso la pianura meridionale di Cebu era considerato la dimora delle forze soprannaturali, quindi è lì che i primi abitanti di Cebu depositavano le loro offerte. Per placare gli dei, i Cebuano eseguivano danze che esprimevano il movimento e il flusso del fiume. Lo scorrere dell’acqua è chiamato in gergo cebuano “sulog” e la sua derivazione “sinulog”. Così la danza della preghiera divenne nota con questo nome.

A causa della dominazione spagnola, gli abitanti si convertirono al cristianesimo nel XVI secolo, ma la pratica del “sinulog” continuò. Molte persone ricorderanno dai libri di storia il navigatore portoghese Magellano, che navigò in molti mari del mondo al servizio del re spagnolo Carlo I. Nel 16, Cebu chiese il suo aiuto contro il suo acerrimo nemico, la vicina isola di Mactan. Tuttavia, l'aiuto fornito si rivelò fatale per Magellano perché una freccia velenosa scagliata contro di lui pose fine alla sua vita.

All'epoca le danze venivano eseguite nel cortile della nuova chiesa cristiana di Sant'Agostino, oggi Basilica Minore del Santo Nino. La danza Sinulog è diventata una delle parti più importanti del più grande festival delle Filippine, che si celebra ogni anno il terzo fine settimana di gennaio. La basilica con l'ampio cortile all'aperto è ancora oggi il centro dei festeggiamenti.
Ben due milioni di visitatori hanno condiviso la gioia della danza e numerose bancarelle del mercato si sono prese cura dell'uomo interiore.

Nonno di 12 figli

Tornato al resort passeggio per il piccolo paese di Cordova e scatto una foto ad alcuni bambini che si divertono con una bicicletta con annesso contenitore per il trasporto di due persone. I mezzi di trasporto su quest'isola. Mostra loro il risultato sullo schermo e il loro entusiasmo non avrà limiti. Un saluto a cinque con tutto il gruppo che ormai è cresciuto fino a circa dodici persone. Pochi secondi dopo, i bambini si avvicinano uno per uno, mi stringono la mano e premono la mia mano tesa sulla loro fronte. Mi è stato detto il significato da uno degli astanti. I bambini mi considerano il loro nonno. Se dopo la lieta novella compro loro qualche dolcetto in una bancarella, la festa è completa.

Trovo velocemente il mio lussuoso alloggio e realizzo fin troppo bene che sono una persona privilegiata.